Frida Kahlo è stata una grande pittrice contemporanea (1907-1954), di origine messicana. La sua vita è stata turbolenta, immobilizzata dall’età di diciassette anni in seguito a un grave incidente in autobus che le ha stravolto la vita.
La sua grande personalità l’ha resa un personaggio mito nella storia messicana. In lei c’è sempre stata una continua opposizione dettata da un carattere con diverse sfumature: da una parte passionale e sensibile, dall’altra forte, dalle idee liberali e maschili.
La sua vita è stata omaggiata attraverso la mostra al Mudec di Milano, rappresentata dei suoi quadri. I quadri di Frida Khalo raccontano la sua vita difficile sul piano sentimentale, fisico e sociale. Racconta il suo grande amore per Diego Rivera, prima suo professore, poi suo marito, da cui dopo anni di tradimenti da parte di entrambi divorzia e che dopo risposa. Diego Rivera le starà sempre accanto, nei momenti più bui della sua malattia. È lui che ha introdotto Frida nell’ambito politico e artistico. Il loro matrimonio è stato fuori dagli schemi, lui l’ha tradita continuamente, anche con la sorella minore di Frida, Cristina. Lei non è stata da meno.
Il dolore presente nei quadri di Frida Khalo
Il dolore della pittrice penetrava i suoi quadri. Tutte le emozioni, la tristezza, il dolore fisico, anziché portarle sconforto, le donavano una forza inconfondibile. Tra le sue frasi più famose come si può dimenticare la sua espressione:
“A cosa servono i piedi se ho le ali per volare?”.
Era il suo modo di consolarsi per via di un’amputazione al piede, dopo che la stremante malattia poteva portare a una pericolosa cancrena alla gamba.
Tra i suoi quadri più belli ammirati alla mostra del Mudec di Milano c’è il copricapo tradizionale da Tehuana, quadro molto amato da Diego.
Il ritratto trasmette dolore e sofferenza. Si osservano i suoi baffi, comuni a chi conosceva la bellezza di Frida, che induriscono il ritratto dandole un aspetto maschile. Caratterizzata dalla presenza di tanta peluria sul viso, con baffi visibili e sopracciglia folte, due caratteristiche che esprimevano la sua bellezza messicana, qui Frida Khalo emana il suo tratto maschile. Nei suoi quadri, però, si respira anche la sua natura femminile, molto fragile, romantica e sentimentale.
E poi il quadro più crudo, quello in cui al centro di una stanza si trova un letto con una donna quasi nuda e vicino c’è il suo assassino. Il dipinto fa riferimento alla relazione tra Diego e sua sorella minore, Cristina.
Frida dipinge un’altra donna ispirandosi a una notizia di cronaca e grazie alla sua pittura esterna la sua tristezza, il dolore, la sua sofferenza. Questo quadro mi ha trasmesso una serie di sentimenti: rabbia, solidarietà, dolore e pena per una donna forte e indifesa.
I frutti, quadro di natura morta vuole copiare le tradizioni della sua terra – terra che amava moltissimo – ed essere vicino a Diego, uomo legato ai costumi e alle tradizioni indigene.
Nell’autoritratto con le scimmie, gli animali hanno un atteggiamento amorevole nei suoi confronti. Sono quattro scimmie, forse gli ultimi studenti fedeli che frequentavano la sua casa quando era malata.
Diego e Frida I e II è un regalo per Diego per i loro quindici anni di matrimonio. Il secondo quadro, invece, è per lei. L’amore della pittrice è cosi grande che dipinge loro due come una sola persona.
Autoritratto con le trecce l’ha dipinto dopo il secondo matrimonio con Diego. La treccia intrecciata in forma di otto è stata interpretata come il senso del loro amore infinito. Al collo porta una pesante collana con in mezzo un grosso pezzo, nei lati una maschera maschile e una chiocciola rotta, forse dovuta alla sua impossibilità di avere figli, un problema che ha fatto soffrire Frida per tutta la vita. Tutta l’emozione che trasmette il suo dipinto si svolge dentro una natura con vegetazione lussureggiante, tanti animali e fiori colorati.
La vita di Frida Khalo è stata così, come i suoi dipinti. Colorata e pallida, trasparente e mascherata, dura e dolce, realistica e sognatrice. Riesce a trasmettere alle donne il suo carattere. Invoglia a essere amorevoli ma anche indipendenti, fragili e forti insieme.
Personalmente sono stata colpita di questa grande donna, pittrice e moglie. Ha guadagnato il posto di una delle più grandi pittrici contemporanee, da poco tempo riscoperta e molto amata nei giorni nostri.
Il suo successo al grande pubblico si può capire anche dopo i 360 mila visitatori, record al Mudec di Milano.
Frida Khalo è un esempio di come devono essere le donne anche quando vivono situazioni difficili, buchi neri della vita, inaspettati e difficili da superare. Frida è l’esempio che con la passione per la vita si può vincere ogni cosa, anche la paura per la morte.
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