Dopo aver raccontato alcuni momenti dell’evento sulla mia fanpage Facebook, lascio traccia dei miei ricordi di uno degli appuntamenti più belli di inizio anno, la Milano Fashion Week uomo A/I 2023/24.
Si è tenuta a Milano dal 13 al17 gennaio e come è noto, amo questo evento perché oltre a nutrirmi di moda e novità, mi fa riflettere su quello che mi lasciano i meravigliosi spettacoli in passerella. È un momento magico in cui Milano, la capitale della moda, si riempie di attenzione e lustro. L’evento si è svolto sotto il segno della ripartenza e ho notato subito un ritorno all’evergreen classico.Vi presento qui alcuni pensieri in base alle maison che mi hanno colpito di più di questo evento cosi speciale e bello.
GIORGIO ARMANI
Il nostro incontestabile RE della moda ha presentato la sua collezione nel palazzo di via Borgonuovo, nel cuore del quartiere Brera. Organizzato come un hall d’albergo molto elegante, con marmo e alabastro i look presentati sono stati esaltati da questa scena così bella. Giacche mono e doppio petto, pantaloni stretti alla caviglia, da jogging o larghi, realizzati in pied-de-poule o in seta blu. I cappotti sono a cinque bottoni, leopardati in pelliccia sintetica, con cappuccio. I tessuti? La scelta ricade sulla seta, la stoffa di alta moda sartoriale, il pied-de-poule.
Cinque coppie, uomini e donne in total black hanno concluso la sfilata in puro stile Armani. Le donne con vestiti scintillanti e aderenti, gli uomini con cravatte nere. Sembrava una promenade in una sala di un elegante party. Insomma, un vero sogno.
ZEGNA
Nella sua sfilata Zegna promuove il completo del futuro, un guardaroba moderno, elegante e comodo. Come sottolinea il direttore artistico del brand, Alessandro Sartori, ”estetica viva, colorata, divertente, dove il tailoring si modernizza“. Un pantalone sartoriale può essere facilmente abbinato a tanti top o giacche diversi. Grazie alla collaborazione con il brand di Los Angeles The Elder Statesman, Zegna riesce a realizzare e curare anche i suoi tessuti. Utilizza cashmere riciclato, sostenibile. I pantaloni sono con le cuciture davanti, lunghi. Predominano i colletti appuntiti, i cappotti a maniche larghe, i completi eleganti e comodi, look in pelle. Anche in questa sfilata c’è un ritorno al classico.
Fonte foto: FashionNetwork per la Milano Fashion Week uomo A/I 2023/24
DOLCE&GABBANA
Si nota subito l’utilizzo dei tessuti senza stampe. La sfilata del brand Dolce & Gabbana comprende capi a taglio artigianale, eleganti e preziosi, anche vintage. I pantaloni sono a vita alta, slim fit o morbidissimi, le camicie in chiffon, i cappotti in pelliccia. Emerge la guaina color carne, la nudità ironica.
BRUNELLO CUCINELLI
La collezione uomo Autunno/Inverno 2023/2024 di Brunello Cucinelli comprende maglie per l’alta montagna in lana jacquard, giacche in pelle e in stile “college”. Promuove una moda sportiva e elegante allo stesso tempo, confortevole e preziosa.
FENDI
Silvia Venturini Fendi, la designer a capo della linea maschile del brand, ha pensato a un uomo sexy e desiderato con la proposta di una camicia monospalla, che oscilla tra il classico e l’urban di lusso.
Un riassunto sulla Milano Fashion Week uomo A/I 2023/24.
La moda post-pandemia risponde con entusiasmo, gioia e un ritorno al classico. Ecco qualche considerazione generale di quello che abbiamo visto.
- Le sfilate danno un bel segnale della ripartenza.
- Il ritorno al classico ci piace.
- Il cappotto è un must per l’eleganza maschile di questo periodo freddo.
- Il cappello lo ammiriamo in tutte le sue forme, dal berretto classico a quello in pelle con copriorecchie.
- Il cardigan e le maglie presenti in passerella.
- I piumini corti in vita o a tre quarti per lo stile più urban.
- C’è l’immancabile borsa grande a mano, tipo viaggio o a tracolla.
- I completi di tutti i giorni leggeri e lussuosi sono con giacche e pantaloni larghi.
- I tessuti predominanti sono la pelliccia sintetica, la pelle, la stoffa di alta moda, la seta.
- Predominano i colori nero, blu, bordo, giallo, rosso, beige.
Cari signori, concludo il mio viaggio nel mondo dei sogni con le parole di Marc Jacobs: “I vestiti non significano nulla finché qualcuno non inizia a vivere dentro“.
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